L'Arco monumentale a Palmira era una grande struttura ad arco che congiungeva il tratto centrale e il tratto orientale del Grande colonnato che attraversa la città. Costruito probabilmente durante il regno di Settimio Severo, tra la fine del II e l'inizio del III secolo d.C., l'arco è stato ristrutturato negli anni 1930 per poi essere quasi completamente distrutto dalle milizie del gruppo Stato Islamico nel 2015.
Il 2016 è stato un anno in cui si sono susseguiti diversi eventi mondiali che hanno sottolineato la fragilità dell patrimonio artistico-culturale mondiale che le civiltà precedenti ci hanno lasciato in eredità.
La replica in scala (1:3) dell’ Arco di Palmira, distrutto dal Isis a fine del 2015, in quest’ultimo anno ha attraversato 2 continenti percorrendo più di 7.000 km. La prima presentazione pubblica è avvenuta a Londra il 19 Aprile 2016 approdando nel centro di Treafalgar Square, di fronte alla National Gallery; la stessa è poi sbarcata a New York al City Hall Park nel cuore di Manhattan il 19 settembre 2016.
A conferma del grande valore simbolico e sociale che l’antico ingresso della città siriana andato distrutto ha acquisito per l’umanità; una classifica stilata dal New York Times delle opere più emblematiche del 2016, vede sul podio la ricostruzione dell’ Arco Trionfale di Palmira.
L’ Arco di Palmira è stato di nuovo protagonista agli occhi del mondo in occasione del World Government Summit 2017: una piattaforma mondiale dedicata a come utilizzare l’innovazione e la tecnologia per risolvere le sfide universali dell’ umanità, tenutosi a Dubai a febbraio 2017.
Il rifacimento dell’ Arco di Palmira è stato possibile grazie alla tecnologia e all’attenzione filologica della replica che il laboratorio d’arte di Carrara TORART ha messo a disposizione dell’ Institute for Digital Archeology, una joint venture tra la Harvard University, l’università di Oxford and Dubai Future Foundation che promuove lo sviluppo e l’uso delle immagini digitali e della stampa 3D nell’archeologia e nella conservazione di beni culturali.