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Il press Kit di Torart contiene tutto il necessario per citazioni e menzioni della stampa
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Chi siamo
TORART è un laboratorio per la lavorazione del marmo e della pietra in genere creato, nel 2004, da Giacomo Massari e Filippo Tincolini in località Fantiscritti, nel bacino più spettacolare della Alpi Apuane là, dove Michelangelo venne a cercare il marmo bianco più pregiato per le sue opere.
Un luogo di “pensiero e ispirazione” fuori dal centro abitato, un luogo mistico, immerso nel marmo bianco e a contatto diretto con chi, il marmo lo estrae tutti i giorni e, in più, con una vista meravigliosa che si spinge fino al mare. Dante si immagina che l’indovino Aronte avesse proprio qui, in mezzo alle cave, la sua “dimora“ perché solo qui gli era consentito di vedere stelle e mare senza alcun limite allo sguardo. Un luogo scelto dai due fondatori anche per la facilità di approvvigionarsi dei blocchi, soprattutto del pregiato statuario, direttamente dalla cava.
Dalla fondazione ad oggi TORART è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento a livello internazionale. Jeff Koons, Barry x Ball, Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft, Giuseppe Penone, Zaha Hadid, Maurizio Cattelan e altri ancora si sono rivolti e si rivolgono a TORART. Insieme a loro, anche importanti musei e grandi aziende hanno utilizzato TORART per la riproduzione di opere d’arte del passato che hanno avuto un eco sui media di tutto il mondo.
Gli artisti si rivolgono a TORART perché sanno di parlare con professionisti capaci di seguire la genesi di un’opera dalle sue fasi iniziali fino alla consegna. Il cliente viene seguito dalla fase di ideazione fino all’opera finita curando ogni minimo dettaglio con professionalità e qualità unendo il rispetto per il lavoro tradizionale alle più moderne tecnologie.
TORART utilizza infatti i robot di ROBOTOR azienda proprietaria specializzata nell’integrazione di robot industriali multiasse per la fresatura della pietra. Un'opera viene realizzata col robot mediamente in un decimo del tempo necessario con tecniche tradizionali (al netto della finitura manuale). Il lavoro con artisti a livello internazionale del livello di Jeff Koons è la conferma del livello di qualità e affidabilità di TORART capace di realizzare opere prima impossibili soprattutto per le tempistiche necessarie nella moderna società.
Obiettivo di TORART – ricordano i due founder - è andare oltre! Andare oltre per non dare limiti all’artista e rendere fattibile, grazie alla tecnologia, quello che sembra impossibile realizzare ma, andare oltre, anche per rendere accessibile a tutti le nostre soluzioni”
TORART ha inaugurato una nuova era non più fatta di scalpelli e polvere, ma di scansioni e nuvole di punti in cui la tecnologia di ROBOTOR aggiunge valore assolvendo l’uomo da lavori usuranti, rischiosi e pericolosi, semplificando al massimo le fasi di lavorazione. Il robot scultore è realtà, il robot artista non esisterà mai come dimostra TORART.
Come funziona il processo di scultura tramite robot.
Tutto il progetto ROBOTOR© nasce da un precisa filosofia “figlia” di 18 anni di esperienza nella lavorazione delle pietre. L’utilizzo degli utensili appropriati combinata con l’ottimizzazione dei percorsi di lavoro permettono un utilizzo della macchina senza interruzioni H24, rispondendo alla necessità di avere un preciso controllo dei tempi di lavorazione e di costo. Permette altresì all’operatore di dedicarsi ad altre mansioni in attesa del completamento dell’opera. Una filosofia che ha orientato lo sviluppo del sistema nei suoi vari componenti.
Il cuore di ROBOTOR è OR-OS il rivoluzionario software di autoprogrammazione per fresatura CNC. Attraverso interfacce intuitive, senza bisogno di competenze specifiche di programmazione, OR-OS consente a tutti di utilizzare il robot anche per realizzare lavori complessi.
OR-OS parte da un file 3D e converte, automaticamente, il modello in percorsi utensili senza l’intervento dell’operatore. 3 semplici step: 1° step, allega il file 3D del modello da realizzare; 2°step, seleziona il tipo di forma da eseguire; 3° step seleziona il tipo di lavorazone in base alla tempistica e alla qualità richiesta.
Grazie a sensori sulla macchina la fresatura è controllata in tempo reale per una lavorazione 24ore su 24 effettiva.
Replica del cavallo di Selene
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I grandi progetti di conservazione
Sicuramente le repliche di grandi opere del passato sono i progetti che hanno dato grande visibilità internazionale a TORART. La fragilità del patrimonio artistico-culturale che ci è stato lasciato in eredità trova nella tecnologia la soluzione per rendere fruibili a tutti opere andate distrutte per eventi naturali o causati dall’uomo, opere che non si possono spostare dalla loro sede naturale, opere contese per diatribe sulla legittima proprietà o semplicemente impossibili da esporre.
E’ una delle missioni di TORART che, nel 2016, ha avuto un’eco internazionale grazie alla riproduzione in scala del monumento siriano chiamato Arco Monumentale di Palmira, noto anche come Arco di Trionfo, distrutto dall’Isis a fine del 2015. Grazie alle immagini scattate prima della distruzione, è stato possibile creare un modello 3D sufficiente per realizzare una perfetta replica in scala 1a 3(l'originale era alto circa 20 metri). In 5 settimane 20 tonnellate di marmo egiziano sono state lavorate dai robot di TORART realizzando l’opera che nel 2015 ha attraversato 2 continenti percorrendo più di 7.000 km. La prima presentazione pubblica è avvenuta a Londra il 19 Aprile 2016 approdando nel centro di Treafalgar Square, di fronte alla National Gallery, poi New York al City Hall Park nel cuore di Manhattan il 19 settembre 2016.
Una classifica stilata dal New York Times delle opere più emblematiche del 2016, vede sul podio la ricostruzione dell’Arco Trionfale di Palmira.
L’ Arco di Palmira è stato di nuovo protagonista agli occhi del mondo in occasione del World Government Summit 2017: una piattaforma mondiale dedicata a come utilizzare l’innovazione e la tecnologia per risolvere le sfide universali dell’ umanità, tenutosi a Dubai a febbraio 2017.
Nel 2020 in poco più di 10 giorni è stata scolpita nel marmo una delle opere più famose di Canova, Amore e Psiche, il gruppo scultoreo che il maestro del neoclassicismo ha impiegato cinque anni a completare, nel 1793. Anche in questo caso punto di partenza un file 3D, la scansione di un gesso dell'opera esposta al Louvre di Parigi. Risultato, una replica dell’originale partendo da un blocco di marmo bianco di Carrara del peso di 10 tonnellate è stata resa visibile a tutti a Roma nell’ambito della mostra “
Eterna bellezza
”, insieme ad altre 170 opere di Canova provenienti dai musei di tutto il mondo.
Ora TORART è coinvolta per risolvere una delle controversie culturali che infuria da oltre un secolo. Si tratta delle sculture e dei bassorilievi del Partenone e di altri templi greci classici sull'Acropoli di Atene portati in Inghilterra nei primi anni del 1800. La Grecia ne rivendica la proprietà, l’Inghilterra risponde che sono stati legittimamente acquistati. In attesa di una soluzione si è deciso di realizzare delle repliche per moltiplicare la possibilità di fruire di un patrimonio artistico risalente al 447 a.C.
Replica della Tersicore di Antonio Canova
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TORART e il design
Anche gli oggetti di design sono opere artistiche “piegate” alle funzioni pratiche tipiche di un oggetto d’uso quotidiano. E’ questo l’approccio di TORART che realizza oggetti scultorei ma perfettamente funzionali per designer e architetti come ZAHA HADID, VIKTOR UDZENIJA, FONDAZIONE BISAZZA, ZACHARY EASTWOOD-BLOOM, AMANDA LEVETE, VENINI, ARIK LEV, EMMANUEL BABBLED e tanti altri.
Esiste anche un catalogo “Italian Line style” che vuole essere una proposta di elementi di arredo basati sull’esplorazione dei materiali, lo statuario bianco di Carrara, la progettazione del singolo oggetto attraverso software e algoritmi innovativi e l’utilizzo di tecniche artigianali tradizionali, tutti fattori che consentono di ottenere soluzioni sorprendenti. Gli oggetti del catalogo sono disegnati direttamente da Filippo Tincolini e suddivisi in collezioni e linee diverse e comprendono sedute, tavoli, librerie…
Sostenibilità
La particolare filosofia progettuale del progetto ROBOTOR che non prevede azioni “violente” sulla materia ma privilegia un approccio “dolce” grazie alla fresatura del materiale con punte diamantate di dimensioni progressivamente sempre più “fini”, permette l’uso di materiali compositi ottenuti riciclando scarti di lavorazione. Una soluzione sostenibile che inaugura una nuova stagione della lavorazione della pietra.
Tersicore
Selene
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