Margherita Moscardini
Donoratico, Livorno 1981
Laurea: Accademia di Belle Arti di Bologna
Attualmente vive e lavora a Donoratico
The Fountains of Za’atari, articolato progetto dell’artista Margherita Moscardini sviluppato dal 2015 a partire dallo studio dei campi per rifugiati come realtà urbane destinate a durare, è stato presentato dalla Collezione Maramotti in occasione del festival di Fotografia Europea 2019 (“Legami. Intimità, relazioni, nuovi mondi”).
Anche se ancora concepite come realtà temporanee, secondo UNHCR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la durata media di un campo è 17 anni.
Il campo per rifugiati di Za’atari nasce nel 2012 in un’area semidesertica al nord della Giordania, per accogliere i siriani in fuga dalla guerra. Nel 2014 raggiunge una popolazione di 150.000 persone, diventando il secondo campo più grande al mondo. Oggi i residenti sono circa 80.000 e Za’atari è riconosciuta, per estensione, come la quarta città della Giordania.
Moscardini ha lavorato fuori e all’interno del campo tra il settembre 2017 e il marzo 2018, realizzando un censimento dei cortili con fontana costruiti dai residenti all’interno delle proprie case. Questa mappatura è stata realizzata in collaborazione con la giornalista Marta Bellingreri e il gruppo di lavoro diretto dall’ingegnere Abu Tammam Al Khedeiwi Al Nabilsi,con lo scopo di produrre un libro-catalogo dei cortili.
Il progetto The Fountains of Za’atari è un dispositivo pensato per generare un sistema di vendita delle sculture che riproducono in scala 1:1 i modelli di cortile con fontana di Za’atari e potranno essere acquisite da amministrazioni o istituzioni cittadine e presentate in spazi pubblici europei. L’ideatore della fontana sarà il diretto beneficiario della vendita, generando così un sistema virtuoso di sostegno dell’economia del campo.
Nell’idea di Moscardini le sculture generate su modello dei cortili con fontana dovranno beneficiare di una giurisdizione speciale con elementi di extra-territorialità, che con il tempo le qualifichi come spazi sopra cui la norma è sospesa, “buchi neri, power vacuum su suolo nazionale”.
Questa ambizione risponde alle domande dell’artista: com’è possibile trasferire la condizione di colui che senza stato cerca rifugio, in termini plastici? Fuori dal simbolo, cos’è un oggetto portatore di tutte le immunità di cui (per particolari convenzioni) beneficiano organismi e stati del pianeta?
Una prima tappa del progetto The Fountains of Za’atari era stata presentata presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma nel 2018, grazie alla vittoria della prima edizione del bando Italian Council promosso daMiBAC.
A Reggio Emilia il progetto di Moscardini cresce e si arricchisce di un importante livello di elaborazione, attivandosi come dispositivo completo di tutti i suoi elementi.
Sono stati infatti presentati: la prima scultura pubblica (su cui è stato avviato l’iter di conversione giuridica di extra-territorialità) in un parco cittadino – sostenuta dalla Collezione Maramotti e accolta con entusiasmo e collaborazione dal Comune di Reggio Emilia – e un libro d’artista che racchiude ed espande in diverse direzioni i temi del progetto.
Fonte: Press Kit ufficiale / Collezione Maramotti
Immagine Cover Pagina / Immagine Thumbnail
Margherita Moscardini
Inventory. The Fountains of Za’atari
2018
still da video, formato 4k, 31 min.
Il video-documento è stato girato in Giordania tra il settembre 2017 e il marzo 2018
Winner Italian Council 2017 MiBAC- DGAAP
Courtesy Fondazione Pastificio Cerere, Roma
Mostre personali
2008 „Terza stanza“, Galleria Spazio A, Pistoia
2009 (DETAIL), Villa la Magia, Quarrata
2010 „Una stanza / fuori luogo“, Galleria Spazio A, Pistoia
2011 A project for an ancient bath, Art today Center for Contemporary Art, Plovdiv (Bulgaria)
2011„Studio per un‘erosione“, Fondazione la Quadriennale di Roma
2012 „1 x Unknown“, Museo MACRO, Roma
2013 „Annexe – 1xUnknown“, Ex-Elettrofonica, Roma Istanbul City Hills, Istituto Italiano di Cultura, Istanbul
Mostre collettive
2007 Mulhouse 007, Parc Expo de la Ville de Mulhouse
2007Pinacoteca Agnelli Prize, Artissima, Lingotto Fiere, Torino
2008 „Bourgeois plaisir“, Galleria Spazio A, MIART, Milano
2008 Ad‘ A, area d’azione, Musei Civici di Imola Corso aperto, Ex-Chiesa S. Francesco, Como
2008 „Tempo / Competizione / Performance“, Nosadella due, Bologna
2008 „Public Improvisations“, Care of c/o Fabbrica del Vapore, Milano
2009 Ausstellung am Ende des von Peter Friedl geleiteten Workshops | Mostra finale del Workshop a cura di Peter Friedl, Fondazione Spinola Banna, Poirino (Torino)
2009 „Innesti“, Fabbrica delle Candele, Forli
2009 „Eppisitis“, Teatro Studio Scandicci, Firenze
2010 „In full bloom“, Galleria Raffaella Cortese, Milano
2010 „Things can change quickly“, Via Malaga 14, Milano
2010 „Lo spazio bianco“, 26cc, Roma Festa Mobile, ArtFirstOff, Bologna
2010 „Coll-Leccio“, Art Foundation Mallorca, CCA, Andrax
2011 Emerging Talents 2011, CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze
2010 Premio Ariane de Rothschild, Palazzo Reale, Milano
2010 Biennale Giovani Monza, Serrone della Villa Reale, Monza
2012 Nuova Gestione, Quadraro, Verschiedene Orte in Rom | Diversi luoghi a Roma
2012 „Officine 2“, Bologna, Cesena, Milano
2012 Premio Tema 04, Tempio di Adriano, Roma
2013 „Past For Ward“, Centro Arti visive di Pietrasanta
2013 „Oltre il giardino“, Palazzo Fabroni, Pistoia